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75° anniversario della 2a guerra mondiale

All’armi!
Uno dei principali compiti del governo del generale Sikorski in Francia fu la creazione di un esercito polacco. In quest'operazione un ruolo chiave venne assegnato al Ministero degli Esteri e alle sedi diplomatiche e consolari polacche. Le autorità polacche ritenevano che, nel processo di formazione delle unità militari, si doveva considerare un numero di effettivi compresi tra le 165 e le 185 mila persone. Si contava in primo luogo sugli emigranti polacchi in Francia, una popolazione di circa un milione e mezzo di persone. A dirigere il reclutamento fu il console generale a Lille Aleksander Kawa?kowski, che ricoprì la funzione di capo dell'Ufficio Centrale di Reclutamento. Fino al giugno 1940 si presentarono agli uffici di reclutamento 124 mila uomini, di cui 103 mila furono riconosciuti abili all'arruolamento.
Il reclutamento continuò anche dopo la caduta della Francia e il successivo trasferimento delle autorità polacche a Londra. Prendendo in considerazione la possibilità di un ulteriore reclutamento, il governo polacco avviò dei colloqui con l'amministrazione degli Stati Uniti e le autorità del Canada. La fonte principale del reclutamento restava tuttavia l'emigrazione polacca in Gran Bretagna e, in misura decisamente minore, il flusso dei volontari provenienti dai paesi dell'America del Sud. A capo della commissione consolare di arruolamento, che operava nella sede dell' ambasciata polacca a Londra, c'era il console generale Karol Pozna?ski. Nel corso dell'intero periodo bellico essa esaminò le domande di oltre 45 mila persone, cittadini polacchi e stranieri, tra cui anche 761 donne, candidate per il Servizio Volontario Femminile.
Didascalia:
Ufficio consolare della commissione di arruolamento di Londra nell'ottobre 1939; primo da sinistra il maggiore Stefan Dobrowolski.

#DiplomaziaInTempoDiGuerra #WWII #IIW?

ISTITUTO POLACCO DI ROMA

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